L’affare del Tumore e la finta teoria dell’anomalia riproduttiva cellulare

L’affare del Tumore e la finta teoria dell’anomalia riproduttiva cellulare
Abbiamo otto milioni e mezzo di morti di cancro ogni anno ai quali si devono aggiungere un 17% di morti per complicazioni chirurgiche. E giustamente ti domandi “il 17% di che cosa?” Il 17% del totale degli sventurati che ogni anno vengono operati di cancro, che però non muoiono per via del cancro, no, crepano per via di “complicazioni” che insorgono durante le mutilazioni operate dai ruffiani in camice e dai loro compari oncologi. E però queste morti non rientrano nelle statistiche dei morti per cancro, questi rientrano tra le morti “accidentali”, dovute alle disattenzioni degli affilati coltelli delle sale operatorie, quindi vengono sottratte alle statistiche dei morti di cancro. Ma se non fossero stati ammalati di cancro non sarebbero stati aperti dai chirurghi, e se le statistiche fossero raccolte in base a protocolli meno vaghi e meno ambigui, andrebbero certamente a contare almeno 9 milioni di morti all’anno, per il cancro e/o per le cure contro il cancro, che in ogni caso si somministrano agli sventurati ai quali i ruffiani in camice diagnosticano il cancro. E però tutti i tromboni che vanno in TV continuano a dire che l’oncologia funziona.

Cosa è l’oncologia?

1) Per tutti i tumori veri, le statistiche reali contano meno del 5% di guarigioni. E però la misurazione contiene in sé il margine d’errore del 5%, quindi non è significativo dire 3 o 4%, diciamo piuttosto che stare sotto il 5% significa essere nella indeterminatezza, perché un margine d’errore nella misurazione è tollerato proprio fino alla misura del 5%.

2) L’oncologia è una frode dimostrata dal fatto che la ricerca, come le smodate raccolte di fondi e di trilioni di dollari di denaro drenato dal sangue dei contribuenti del mondo industrializzato, dura un centinaio di anni senza dare risultati.

3) È una follia, perché le chemioterapie distruggono i pazienti malati e li finiscono, li preparano perché possano uscire dalla clinica in sacchi di plastica. Esistono studi datati, che pure non sono pubblicati, ma chi è del settore vi accede facilmente, i quali numerano in circa 75 i giorni di sopravvivenza per chi ha un tumore avanzato ai polmoni, dopo la chemio. Diversamente, con lo stesso male ma senza fare niente, la media di sopravvivenza è di 225 giorni. Chi fa la chemio è spacciato. La chemio uccide indiscriminatamente tutte le cellule e quindi anche quelle che sono lì a protezione dell’organismo.

4) La tesi “dell’origine genetica del cancro è un inutile e stupido labirinto”. Milioni di studi teorizzano e studiano una miriade di elementi complessi e però nessuno è in grado di stabilire la causa del tumore. Quindi è tutto lavoro, ricerca, studio, analisi eccetera, inutile, perdita di tempo e di denaro, di stanziamenti e raccolte fondi esagerati, e tutti sprecati.

5) Gli oncologi sanno una sega di biologia molecolare, esattamente quanto i medici in genere sanno una sega sull’alimentazione.

6) L’oncogene non si è mai visto, è un’ipotesi, non esiste nella realtà.

7) Le terapie attuali sono inutili, perché la causa del tumore non si sa o non è stata dimostrata, e sono dannose, le stesse industrie dei veleni dichiarano sulle confezioni che le loro medicine contro il cancro sono cancerogene.

8) La chemio e la radioterapia, fatte dissennatamente, danneggiano i tessuti umani di difesa al quale si attacca il tumore e sono quindi poi fra le prime cause che favoriscono le metastasi. Si crepa per via delle metastasi.

Quali sono le cause del cancro?

Tullio Simoncini (un dottore radiato dalla medicina di monopolio) ha dimostrato almeno nei mille casi che ha curato che il cancro origina dalle infezioni fungine e perciò curarlo è relativamente assai meno costoso e più semplice che andar dietro ai trattati esoterici di biologia molecolare, mutilare il corpo delle vittime e avvelenarlo con la chemioterapia e le radiazioni ionizzanti.

Questa è la scoperta del secolo e Tullio Simoncini dovrebbe essere remunerato con mille premi Nobel, uno per ogni paziente che ha salvato senza veleni e senza radiazioni. Ma sappiamo che chi decide a chi assegnare i premi Nobel ha premiato soggetti assai discutibili, come, per fare degli esempi di schizoidi a caso, Barak Obama, Ivan Pavlov, l’ebreo nazista Heinz “Henry” Kissinger, e/o persino degli enti astratti inesistenti, ma altrettanto criminali e pericolosi, come la cosiddetta Unione Europea.

 

Published by economia, finanza e fisco

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